Saltimbocca alla romana
Saltimbocca alla romana : SCHEDA
DIFFICOLTA’
media
PREPARAZIONE
6 gg.
TEMPO DI COTTURA
1 h
DOSI
2 persone
Ingredienti :
Per la carne:
- n. 4 bocconcini di Fassona
Per la crema:
- 1l di latte fresco
- cardamomo e pepe di sichuan
Per l’estrazione di salvia e vino bianco:
- 1l di vino bianco secco
- 350 gr. di salvia fresca
Per l’estrazione di salvia:
- 300 ml di acqua minerale
- 200 gr. di salvia fresca
- 10 gr. di zucchero
- 5 gr. sale
Per la presentazione :
PREPARAZIONE:
Ingredienti per 4 persone
Per la carne:
n°4 bocconcini di Fassona piemontese del peso di 15 g il pezzo
Tagliate finemente la carne sino ad ottenere una fettina sottile e regolare.
Per la crema:
1l di latte fresco
cardamomo e pepe di sichuan
Riducete il latte sino ad ottenere 200 ml di liquido, filtrate e raffreddate.
Legate il latte con 2 g di agar agar ed emulsionate con 100 ml di burro nocciola.
Mettete il composto in un sifone e mantenete alla temperatura di 65°.
Per l’estrazione di salvia e vino bianco:
1l di vino bianco secco
350 g di salvia fresca
Adagiate la salvia in casseruola e con un filo di burro lasciatela sudare, aggiungete il vino e riducete sino ad ottenere 100 ml di liquido che leggerete con un filo di succo di vitello (ricetta
classica).
Per l’estrazione di salvia:
300 ml di acqua naturale
200 g di salvia fresca
10 g zucchero
5 g sale
Mettete gli ingredienti un una busta sottovuoto e lasciate macerare per 5 giorni.
Frullate e filtrate e lasciate ridurre il liquido ottenuto sino a concentrazione.
Finitura e presentazione
Adagiate alla base del piatto l’estrazione di salvia e vino bianco, aggiungete la carne insaporita con la crema e l’estrazione di salvia, terminate con una sfoglia di capocollo del Berlinghetto.
L’host – LUME Milano
Questa ricetta è stata creata in esclusiva per noi, e per tutti i nostri amici, dallo chef Luigi Taglienti del Ristorante Lume Milano
” Sono ligure, di nascita e di fatto, ma la mia famiglia ha origini variegate che coprono gran parte di questo paese meraviglio che è l’Italia. Molto presto e romanticamente capii che sarei diventato un cuoco. I grandi chef italiani mi hanno trasmesso l’amore per la materia prima, i grandi chef francesi l’importanza di saperla trasformare e le tecniche di base classiche, i grandi chef spagnoli, nordici e sud americani l’importanza che si può e deve osare tutto in cucina, basta possedere delle idee e delle intuizioni importanti, mettendosi in gioco e definendo un proprio stile, riconoscibile e inimitabile.
La mia cucina si basa sull’intuizione, sulla sensibilità e capacità di leggere la materia prima con l’aggiunta dell’utilizzo della tecnica per arrivare a un’idea finale, mai per concepirla.
La mia offerta è in grado di rivolgersi a un pubblico trasversale, dalla persona curiosa e desiderosa di imparare e conoscere l’alta cucina, al più esperto critico eno-gastronomico, lavorando su 4 stili di cucina diversissimi seppur estremamente coerenti tra loro.
Ho deciso da tempo che Milano rappresenta il mio presente e probabilmente il mio futuro, perché è una città che ho sempre amato, un contesto metropolitano che possiede infinita energia, che mi consente di compensare quella perpetua nostalgia che ho per la mia terra, e al contempo di esprimermi al meglio e con grande libertà, consapevole dell’apertura e dell’internazionalità che solo una grande metropoli può offrire. ”